
Così recitano due versi dello Yoga Darshana.
ASANA Benché etimologicamente il termine significhi "comodo, confortevole", alcuni esercizi sono dinamici e, soprattutto all'inizio, poco confortevoli.
La ragione di questo è in parte da attribuire all' artificialità della vita dell'uomo moderno-occidentale e in parte alla necessità di creare una rottura negli schemi-automatici del "Corpo-Fisico" al quale sono legati atteggiamenti mentali ed emotivi predefiniti.
La difficoltà iniziale ad assumere certe posizioni ha inoltre lo scopo di aumentare la percezione del corpo. Ogni posizione ha poi specifici effetti sulla struttura muscolo-tendinea e, in accoppiata con la respirazione, sugli organi interni e sui vari sistemi che costituiscono il corpo-fisico.
L'azione coinvolge anche gli aspetti più sottili, stimolando la produzione e la circolazione energetica nelle "centrali" (Chakra) e pulendo e corroborando "le vie di scorrimento e distribuzione" (Nadi).
Volontà e disciplina necessari per iniziare il lavoro sono alimentati dall'innescarsi di un circolo virtuoso.
Ogni asana, infine, ha un influsso "simbolico" sulla psiche e sulla emotività.
Benché i progressi siano alle volte discontinui, l'effetto delle posizioni inizia a prodursi subito, anche quando la loro esecuzione non è perfetta,
la via e il come la si percorre contano più dell'arrivo.
Nessun commento:
Posta un commento